sabato 14 maggio 2016

cibo sprecato


La nostra società del consumismo ha fatto la sua scuola, butta che tanto ce nè!

Abbiamo dimenticato che arrivano sempre i tempi duri!

Il risparmio era la regola base a casa mia, risparmia per i tempi duri e soprattutto per comprare le cose che vuoi e ti servono.

Mangiamo troppo(sigh), ma soprattutto il cibo che la terra ci dona e che il contadino faticosamente raccoglie non ha più valore.
Tanto cresce in continuazione sugli scaffali, sempre pieni e abbondanti, dei supermercati.
Chi siamo diventati che ci permettiamo di buttare il cibo e lo lasciamo marcire?

Poi ci sentiamo in colpa e facciamo donazioni a chi muore di fame!

Ci fanno stime e profezie disastrose "non potremo mai soddisfare tutti con la terra che abbiamo se facciamo biologico".
ecco uno studio per capire se possiamo sfamarci nei prossimi anni senza deforestare:

http://www.ilfattoalimentare.it/deforestazione-alimentazione.html

questi sono studi...ma vediamo i fatti!!!

Vero!   Ora come ora non possiamo sfamare tutto il mondo.

Lo credo!!!

Guardate questa immagine e questo grafico
https://drive.google.com/file/d/0B0KyBfUL2ieXLWxnUmcybkZoeTg/view?usp=sharing



https://drive.google.com/file/d/0B0KyBfUL2ieXU21EUjJnN1VYVXM/view?usp=sharing  

Dobbiamo smettere di vivere al disopra delle nostre possibilità 
per questo è nato il SìBiol
associazione di cittadini e contadini della valle del Panaro

per ridare dignità al cibo e a chi lo produce, 
per sentire ancora il profumo dei campi quando mangiamo le verdure.
Per creare collaborazione e solidarietà tra contadini che faticano dalla mattina alla sera per produrre oro che la grande distribuzione vorrebbe pagare come polvere e cittadini consapevoli che è oro.
Per darci delle regole condivise tra produttori e consumatori che possano portare al rispetto massimo, rispetto per tutti, chi lavora e chi mangia, chi vive di terra e rispetto della terra stessa.

Il 10 maggio ad un convegno sui pesticidi si diceva che dopo l'avvento dei prodotti di sintesi per l'agricoltura la produttività dei terreni è aumentata di 4 o 5 volte, si ma poi la produttività è dovuta aumentare anche perchè il contadino non riusciva più a mantenere la propria famiglia con quello che il mercato offriva loro come compenso, pensando anche alla spesa da sostenere per i prodotti di sintesi.
Ce la raccontano, come sempre.
Dopo i contadini hanno dovuto aumentare l'estensione dei loro campi per poter vendere alla grande distribuzione che ha bisogno di grandi quantità e prezzi bassi.


La produttività deve aumentare?
balle
dobbiamo dare modo al contadino che produce la nostra salute di avere uno stipendio dignitoso e di sfruttare al meglio tutto quello che la terra produce e
potremo sfamare il mondo.

Ora provate a pensare a cosa potremmo fare per ripristinare le buone pratiche della nonna che risparmiava anche il pane secco, riciclava persino le bustine del te che non usava certo per una persona sola.


https://drive.google.com/file/d/0B0KyBfUL2ieXTHBYUjNqcXBZYWs/view?usp=sharing

Noi siamo ciò che mangiamo e soprattutto ciò che scegliamo di mangiare!

Siamo noi, non mi stancherò mai di ripeterlo, noi consumatori che possiamo scegliere come viene coltivato il nostro cibo, che cibo mangiare, dove comprarlo e scegliere di non sprecarne nemmeno una briciola.
Noi possiamo accertarci che il nostro contadino abbia un reddito soddisfacente e sia soddisfatto del proprio lavoro.
Scegliendo un contadino dietro casa possiamo parlare con lui e chiedergli come coltiva o vedere come coltiva.

Chi ha tempo?
Il tempo si trova per le cose importanti.
Se spendo un pò di più o devo lavorare un pò di più per il cibo lo risparmierò in soldi per medicinali e tempi di malattia. Se quello che spendo non si perde per meandri ma và direttamente al produttore allora saprò che ho fatto del mio meglio perchè la sua soddisfazione sia trasmessa al cibo.

Il nostro corpo ha un equilibrio delicato per mantenerlo in forma dobbiamo selezionare al meglio ciò che ci mettiamo dentro.
Un esempio banale:
un frutto raccolto nella giornata stessa in cui lo mangiamo quanti nutrienti ha?
Paragoniamolo ad un frutto che sta giorni e giorni in frigorifero, che ha inquinato il mondo 20 volte di più perchè arriva da lontano, anche a parità di metodo di produzione.
E ora pensiamo di quei frutti quanti non arriveranno mai al consumatore?

Poi ci ritroviamo a comprare integratori o cibi addizionati con vitamine extra e voi pensate davvero sia la stessa cosa?

E la spesa della famiglia aumenta.
Un buon metodo per risparmiare è ridurre!
--  ridurre il consumo, ridurre lo spreco:
già così una famiglia potrebbe risparmiare incredibilmente tanto e tanto potrebbe risparmiare il mondo. Quanta gente potremmo sfamare in più.
-- ridurre gli inquinanti per produrre e per portarlo al consumatore. Noi che viviamo in un luogo dove la terra è generosa possiamo farlo risparmiando così malattie.
-- ridurre gli imballaggi, piano piano potremmo ridurre molto i rifiuti e facendo pressione presso l'amministrazione piano piano potremmo anche
ridurre il costo del servizio rifiuti. 

Quando comprate un cestino di fragole pensate a cosa ha fatto il contadino per coltivarle, la fatica di seminare e piantare e raccogliere. Con il tempo che in un attimo si può portare via tutto il raccolto. Pensate al contadino che lo porta al mercato e a quanto sono delicate e ora pensate a quanto dovrà scartarne a seconda del viaggio che devono fare (perfette se devono fare un viaggio lungo e quindi uno scarto infinito) e ora pensate a quanti soldi prende a seconda di dove scegliete di comprarlo.




Sempre al convegno del 10 maggio a Vignola si davano buoni consigli:
Porta la tua bisnonna a fare la spesa e compra solo quello che lei riconosce come cibo. Bisnonna ormai, perchè le nonne potrebbero essere troppo giovani. 
Leggile le etichette e non comprare tutto quello che ha parole o alimenti che non conosce anche lei.




Noi del SìBiol abbiamo scelto di creare un GAS e un Mercato per proporre un modo antico di scegliere e comprare il cibo: la conoscenza diretta tra il produttore e il consumatore, scegliamo chi condivide i nostri principi e lo premiamo, lo facciamo prima di tutto per noi, perchè siamo noi i primi consumatori poi lo condividiamo con tutti.

Siamo così o cerchiamo di esserlo senza pretese assurde se non il rispetto delle scelte. Noi scegliamo di essere così.
Felici perchè sentiamo che questa è la nostra strada, condivisa e amata.

MonicaB

 

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